Nove partite alla fine, nove possibilità per “diplomarsi” tra le 4 più grandi della Serie A. 

 In palio un ritorno importante, quello in Champions League, la ripresa di quel sogno spezzato dal Bayer Leverkusen, o forse spezzato dal mancato mercato.

Nove chance, adesso la “gang del piacentino” vuole e deve vincerle tutte. Una missione che non è impossibile, non lo fu dal 24 settembre al 2 novembre con tanto di Europa League tra i piedi e sulle gambe.

Torti arbitrali, gogne mediatiche, la Lazio sa di meritare la Champions League sopra ogni altra, proprio perché da inizio campionato non gli è stata mai data una tregua. Se non erano gli adesivi di Anna Frank, era il VAR, un rigore negato, o un rigore concesso senza motivo all’avversario.

Nervosismo, errori grossolani il più delle volte, ma lo spirito è rimasto quello di sempre e lo hanno testimoniato le parole di Tare, Leiva e tutti gli altri.

Se ci fosse piaciuta la vita facile, non saremmo stati laziali. Priorità al campionato, la remuntada è a portata di mano: forza Lazio prendiamoci l’Europa che conta!

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